TL;DR
Oggi lo sviluppo prodotto non è più quello di qualche anno fa, e questo è un bene. Gran parte di questo cambiamento deriva da come lavoriamo con l’AI e da come i nostri ruoli come “professionisti di Product” si sono evoluti.
Il ruolo di Product e il contesto
Stare nel Product non significa più solo scrivere specifiche, prioritizzare ticket e possedere la roadmap: significa sapere quando guidare, quando abilitare e quando farsi da parte, e usare l’AI per muoversi più velocemente, comunicare meglio e restare davvero agili per la collaborazione del team.
Il grado di coinvolgimento di chi fa Product cambia molto a seconda della dimensione e della maturità dell’azienda.
In alcuni momenti siamo responsabili di:
- Definire la direzione
- Creare una visione di prodotto
- Dare forma alla strategia
- Pianificare funzionalità e tempistiche
- Allineare gli stakeholder attorno a una roadmap
In queste fasi siamo più “strategici”: pensiamo al lungo termine, colleghiamo il prodotto agli obiettivi di business e decidiamo dove andare dopo.
Ma ci sono altri momenti in cui il nostro ruolo si sposta verso qualcosa di molto più operativo:
- Assicurarsi che le decisioni diventino vera esecuzione
- Aiutare a sbloccare le dipendenze
- Coordinare i lanci
- Supportare distribuzione e go‑to‑market
Qui siamo più facilitatori che “proprietari”: aiutiamo il sistema a muoversi invece di cercare di controllarne ogni parte.
Sapere quando non intervenire
Una delle competenze più sottovalutate nel Product è sapere quando non intervenire. Trovare l’equilibrio tra controllo e collaborazione nei ruoli di Product è fondamentale. A volte, la cosa migliore che possiamo fare per i nostri team di ingegneria e design è:
- Non specificare in modo eccessivo
- Non interrompere la concentrazione con domande non necessarie
- Non aggiungere rumore né altre riunioni
Il nostro compito è dare input dove aggiungono davvero valore e rispettare i momenti in cui il team ha solo bisogno di spazio per costruire. Quando il team ha bisogno di spazio per costruire, significa niente nuova ideazione, niente pianificazione e nulla che crei distrazioni.
Tutto si riduce al tempismo:
- Quando raccogliere feedback
- Quando condividere il feedback degli utenti
- Quando riformulare una decisione
- Quando implementare una modifica
Non tutto deve essere deciso o discusso subito, e non tutto deve essere perfetto alla prima iterazione.
Startup e valore del tempo
Nelle piccole startup, questo diventa ancora più critico. Il tempo è un vincolo che definisce tutto.
Non puoi permetterti:
- Infiniti avanti e indietro sulle decisioni
- Processi pesanti per ogni funzionalità
- Rifinire eccessivamente prima che qualcosa veda la luce
Quello che puoi fare è:
- Mantenere le cose semplici e funzionali all’inizio
- Rilasciare prima
- Imparare dall’uso reale invece che solo dalla ricerca con gli utenti
Avere un team tecnico che comprende e valorizza, in modo trasversale, design e mentalità di prodotto cambia tutto.
Ed è oro, soprattutto quando ingegneri, designer e Product condividono tutti:
- La stessa comprensione del problema
- Lo stesso senso di valore per l’utente
- La stessa sensibilità per il design
- La stessa direzione
Quando succede, Product non ha bisogno di fare micromanagement e il ruolo diventa più una questione di allineamento, contesto e slancio.
L’AI come moltiplicatore
Gli strumenti di AI ci aiutano a muoverci più velocemente e a restare agili in modi molto concreti.
1. Ricerca più rapida e più approfondita
Due esempi concreti di come usiamo strumenti di AI per fare product research più velocemente:
- Riassumere grandi quantità di feedback qualitativo cercando parole chiave, filtrando le recensioni da diverse fonti e generando insight complessivi per aiutare la User Research a redigere conclusioni.
- Raggruppare i pain point degli utenti in temi più chiari invece di passare giorni a strutturare informazioni grezze, così arriviamo agli insight molto più rapidamente.
2. Prototipazione più rapida e feedback migliori
Possiamo presentarci alle conversazioni con design e sviluppo più preparati, più focalizzati e con un contesto più chiaro:
- Creando una v0 o un piccolo prototipo e mostrando la funzionalità e il percorso utente attesi, cosa che riduce gli avanti e indietro e accelera ideazione e definizione.
- Generando prime bozze di UX copy, suggerendo flow o variazioni di un concept e creando rapide reference visive per le conversazioni di design.
Quello che facciamo è ridurre l’attrito nel passaggio dall’idea a qualcosa di concreto su cui reagire. Questo accorcia il divario tra “ho un’idea” e “abbiamo qualcosa da rivedere insieme”, anche se parte come un commento statico su un design Figma.
Uno dei maggiori guadagni in agilità deriva dal ridurre i cicli di feedback non necessari nel product design e dal pre‑validare le idee prima di portarle al team, così il ciclo diventa più stretto, più focalizzato e più intenzionale, invece di scomparire.
La prototipazione con AI per i product manager è una benedizione: solo per prototipare, non per la produzione.
Tempo, intenzionalità e giudizio
L’agilità significa muoversi velocemente nella direzione giusta ed essere molto consapevoli di come investiamo il nostro tempo.
Con l’aiuto dell’AI possiamo:
- Passare meno tempo su attività a basso impatto come formattare, riassumere e riscrivere.
- Mantenere le decisioni leggere quando possono esserlo e approfondite quando devono esserlo.
Possiamo dire con tranquillità:
- “Questa soluzione è abbastanza semplice e funzionale per ora.”
- “Ci torneremo dopo il lancio, quando avremo i dati.”
Non è trascuratezza; è intenzionalità.
Lo schema diventa:
- Progettare qualcosa di sufficientemente buono da poter essere rilasciato
- Lanciare
- Poi rivedere, ripercorrerlo e imparare con dati reali
L’AI crea più spazio per un giudizio migliore.
Abilitare più che controllare
Oggi lo sviluppo prodotto riguarda sempre più:
- Meno “controllo tutto io”
- Più “abilito le persone giuste al momento giusto”
- Meno perfezione prima del lancio
- Più apprendimento dopo il lancio
- Meno attriti nella comunicazione
- Più chiarezza, grazie a strumenti migliori
L’AI non è l’eroe della storia, ma è un alleato potente. Accelera la ricerca, migliora il modo in cui prototipiamo e comunichiamo, riduce gli avanti e indietro inutili e aiuta i team a restare agili senza andare in burnout.
La sfida per chi lavora nel Product oggi è imparare a lavorare con l’AI in modo intenzionale.
Un buon lavoro di prodotto significa aiutare tutto il team ad avanzare insieme con chiarezza e agilità.
Resta curioso, continua a imparare e unisciti a noi in questo percorso di prodotto in evoluzione su Invent.

