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Builder di workflow no-code e di AI Agents: come l'automazione è diventata il superpotere di tutti

Scopri perché l'automazione e i builder di workflow no-code stanno trasformando il modo di lavorare di tutti, non solo degli sviluppatori. Scopri come gli ecosistemi aperti e gli AI Agents guidano innovazione e velocità.

Oct 7, 2025

Builder di workflow no-code e di AI Agents: come l'automazione è diventata il superpotere di tutti

TL;DR

L’automazione non è più solo per gli sviluppatori. Una nuova ondata di piattaforme aperte e accessibili per creare workflow e agenti sta mettendo il potere creativo nelle mani di tutti, dai marketer all’operations fino ai team di prodotto.
Il futuro appartiene a chi costruisce.

Qualche numero:

Come l’automazione è diventata il superpotere di tutti

Nella tecnologia sta avvenendo un cambiamento fondamentale. Per anni, automatizzare il lavoro o creare sistemi era qualcosa che “solo gli sviluppatori fanno”. Ora sta cambiando rapidamente. In tutti i settori, stiamo assistendo a un’esplosione di builder di workflow e agenti: piattaforme pensate perché chiunque, non solo i programmatori, possa automatizzare, integrare e innovare.

Non è solo una tendenza tecnica. È il futuro per chi costruisce.

Perché abbiamo bisogno di strumenti per creare workflow?

  • Le barriere stanno cadendo: il lavoro moderno è troppo complesso per soluzioni “taglia unica”. Ogni team e ogni persona affronta sfide uniche. Questi strumenti danno alle persone il potere di progettare processi attorno ai propri bisogni reali, non alle ipotesi di altri.
  • Innovazione più rapida: interfacce drag-and-drop, logica visuale e configurazioni in linguaggio naturale trasformano le idee in prototipi in ore, non in mesi.
  • Sbloccare la creatività: quando gli strumenti del “fare” sono accessibili, tutti contribuiscono con soluzioni; la creatività non è confinata all’IT.

Automazione democratizzata

Strumenti come Zapier, Make, n8n, Lindy, Gumloop e piattaforme aperte di agenti indicano un movimento più ampio del settore:

  • Opzioni open source: queste piattaforme incarnano l’apertura, non solo nel codice ma anche nella filosofia. Gli utenti possono adattare gli strumenti completamente ai propri workflow, estendendoli e condividendoli secondo necessità.
  • Automazione componibile: invece di funzionalità statiche, questi strumenti offrono “mattoncini” (trigger, azione, decisione) che permettono agli utenti di collegare i punti per le proprie operazioni uniche.
  • Ecosistemi guidati dalla community: con librerie di “ricette” condivise, best practice e componenti modulari, imparare e iterare è più facile che mai.

Dagli script agli agenti intelligenti

I builder visuali stanno gettando le fondamenta, rendendo logica e dati accessibili.
Gli strumenti per creare agenti (come quelli di OpenAI, ElevenLabs, e Invent) stanno aggiungendo intelligenza, gestendo contesto, voce, conversazione e workflow adattivi.


Il futuro: anziché “impostare regole”, descriveremo obiettivi.

Gli agenti basati su IA interpreteranno, eseguiranno e persino suggeriranno miglioramenti, moltiplicando l’impatto umano.

Domande frequenti

Che cos’è un workflow builder?

Un workflow builder è uno strumento software o una piattaforma che consente di automatizzare visivamente le attività e creare processi aziendali personalizzati senza dover scrivere codice. In genere usa interfacce drag-and-drop in cui gli utenti possono posizionare trigger, azioni e blocchi logici per progettare workflow multi-step su misura per esigenze specifiche. Questo approccio semplifica automazioni complesse permettendo anche ai non tecnici di creare e modificare i workflow in modo efficiente.


Qual è la differenza tra no-code e low-code?

Le piattaforme no-code sono progettate affinché chiunque, anche senza alcuna esperienza di programmazione, possa creare automazioni, applicazioni o workflow usando solo strumenti visuali, interfacce drag-and-drop e blocchi predefiniti. Non è richiesto codice, il che le rende perfette per utenti business e creator non tecnici.

Le piattaforme low-code usano anch’esse builder visuali ma consentono di aggiungere un po’ di codice personalizzato quando servono funzionalità avanzate o molto specifiche. Sono ideali per sviluppatori e “power user” che vogliono andare oltre le basi e personalizzare le soluzioni con un po’ di codice.

In sintesi:

  • No-code: 100% visuale, alla portata di chiunque, nessuna programmazione necessaria, il più rapido da lanciare.
  • Low-code: per lo più visuale, ma permette di aggiungere codice per personalizzazioni extra o casi d’uso complessi.


Come posso iniziare con gli strumenti di automazione open source?

  1. Scegli una piattaforma: inizia con opzioni intuitive come Zapier o Make per il no-code, oppure prova soluzioni open source come n8n per maggiore flessibilità.
  2. Individua un processo da automatizzare: parti da qualcosa di semplice (ad es., salvataggio automatico degli allegati email, invio di notifiche, sincronizzazione di eventi di calendario).
  3. Trascina, rilascia, collega: usa il builder della piattaforma per creare il tuo workflow in modo visuale, definendo i trigger (gli eventi che avviano il flusso) e le azioni (i passaggi che seguono).
  4. Testa e itera: esegui la tua prima automazione, affinane i dettagli secondo necessità ed esplora nel tempo logiche o integrazioni più avanzate.
  5. Esplora le risorse della community: attingi a ricette, template e forum per ispirazione e troubleshooting.


Principali esempi di Agent Builder nel 2025

  • Invent: supporta agenti e assistant multimodali che utilizzano modelli di punta come Gemini, Grok, Claude e GPT per l’automazione dei workflow, compiti conversazionali e processi aziendali complessi, con particolare focus su customer service e automazione enterprise.
  • OpenAI Agent Builder (GPT Agents, AgentKit): offre ambienti visuali drag-and-drop per creare agenti personalizzati basati su GPT-4/GPT-5. Questi agenti possono conversare, effettuare ricerche ed eseguire azioni; AgentKit è stato lanciato nell’ottobre 2025 per accelerare il deployment degli agenti, con valutazione in tempo reale, versioning e supporto ai template.
Screenshot di un builder di workflow visuale per "Customer service". Il diagramma di flusso parte da "Start", passa attraverso moduli come "Jailbreak guardrail", "Classification agent" e un blocco decisionale etichettato "If/else" con azioni come "return_item", "cancel_subscription" e "get_information". Questi si collegano ad agenti come "Return agent", "Retention Agent", "Information agent" e a un "Hallucination guardrail". Il workflow è in modalità bozza, con opzioni in alto per valutare, visualizzare l’anteprima o pubblicare, su uno sfondo con gradiente blu-arancione.

Agent Builder di OpenAI

  • Lindy, Gumloop: offrono agent builder visuali/no-code con funzionalità per integrare API, gestire conversazioni flessibili, automatizzare workflow e adattarsi all’intento dell’utente senza scrivere codice.
  • ElevenLabs: si concentra su agenti audio/voice in grado di seguire istruzioni vocali, automatizzare l’assistenza clienti e interagire con i dispositivi.
Screenshot di un workflow di automazione con agenti ElevenLabs per il customer service. Il processo inizia con un routing agent che determina se l’utente desidera un’offerta premium, un rimborso o un meeting. In base alla richiesta, i task vengono instradati verso tool come un dispatch tool (per email di follow-up), refund agent, client meeting agent (per la pianificazione) o deal-closing agent (offre uno sconto). Vari percorsi condizionali portano a esiti positivi, trasferimenti o endpoint, con alcuni step che mostrano dettagli di trasferimento telefonico. Il design utilizza nodi bianchi, etichette dei connettori nere e bordi minimi, il tutto su uno sfondo a griglia puntinata.

Workflow di agenti di ElevenLabs: gli agenti IA automatizzano l’instradamento delle offerte, i rimborsi, i follow-up e la pianificazione dei meeting, snellendo ogni passaggio per un’esperienza migliore dei clienti.

  • N8N AI Extension: porta la logica degli agenti nella costruzione di workflow open source, consentendo automazioni guidate dall’IA tramite logiche conversazionali e basate su API.
  • Altri esempi: Vertex AI Agent Builder (Google), CrewAI, Dify, Dust, Voiceflow, AgentX, LangChain, Agentforce (Salesforce), svolgono inoltre ruoli significativi nell’ecosistema degli agent builder del 2025, offrendo interfacce e funzionalità diversificate per diversi profili di utenti e settori.
Diagramma su sfondo scuro da n8n con un blocco centrale "AI Agent (Tools Agent)", collegato a più piattaforme esterne—Telegram, Slack, Microsoft Outlook, Discord, ServiceNow, Airtable, Github, RabbitMQ, AWS Lambda, TheHive, PagerDuty e HTTP Request. L’agente è collegato anche ad Anthropic Chat Model, Postgres Chat Memory e a uno strumento Gmail, mostrando integrazione e automazione tra questi servizi. Ogni servizio è rappresentato dal proprio logo e da una breve descrizione della sua funzione.

Un workflow visuale di n8n che mostra come un AI Agent si integri con tool e piattaforme popolari per automatizzare le attività

Gli strumenti di creazione democratizzano le possibilità

  • Le organizzazioni di ogni dimensione hanno ora un modo concreto per adattarsi rapidamente a esigenze in evoluzione.
  • I confini delle competenze si stanno dissolvendo. Non conta chi sa programmare: conta chi sa immaginare, comprendere le esigenze di business e, oggi, costruire per risolvere quelle criticità.
  • La scelta della piattaforma conta: apertura, estensibilità e un ecosistema vivace sono segnali di resilienza futura e potenziale di innovazione.


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